S.E. Mons. Paolo Urso

  • Home
  • Il Vescovo
  • I Vescovi Emeriti
  • S.E. Mons. Paolo Urso

E’ nato ad Acireale, in provincia di Catania, il 17 aprile 1940. Ha compiuto gli studi medi come alunno della Congregazione dell’Oratorio dei Padri Filippini e gli studi liceali e teologici nel Seminario vescovile di Acireale.

Si è laureato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense ed ha anche conseguito il titolo di Avvocato rotale.

E’ stato ordinato sacerdote il 7 ottobre 1962, presso la diocesi di Acireale. Tra gli incarichi ricoperti: insegnante di italiano e musica presso il Seminario minore di Acireale; assistente di Azione Cattolica; Cappellano degli istituti secolari e dei gruppi laicali; Docente di religione al liceo classico di Acireale; Docente di diritto canonico all’Istituto Teologico San Paolo di Catania e presso l’Istituto di Scienze Religiose Sant’Agostino di Acireale; Cancelliere vescovile; Giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo ed in quello diocesano; Vicario Episcopale per i sacramenti; e dal 2000 Vicario Generale.

Eletto alla sede vescovile di Ragusa il 16 febbraio 2002, è stato ordinato vescovo nella Chiesa Cattedrale di Ragusa il 12 aprile 2002. E’ stato  Membro del Consiglio per gli Affari Giuridici della Conferenza Episcopale Italiana.

Dal novembre 2015 è Vescovo Emerito della Diocesi di Ragusa.

Lo stemma episcopale

Inquartato di oro e di rosso. Nel primo tre anelli di rosso intersecati fra di loro. Nel secondo una stella di oro ad otto punte. Nel terzo una conchiglia di oro. Nel quarto un fuoco di rosso.

Spiegazione: Nel campo di oro, che vuol indicare la fede, troneggia il simbolo di Dio-Trinità, rappresentato dai tre anelli intersecati, di colore rosso per specificare l’amore che Dio ha sia come vincolo tra le persone divine, sia verso le creature, e che vuole ricambiato da esse. La stella indica la SS.ma Vergine che brilla purissima nel campo rosso dell’amore. La conchiglia rappresenta l’origine del titolare che proviene da una regione collocata presso il mare, ma dominata dal fuoco vulcanico del monte Etna.

Il motto “Il suo amore è per sempre” intende ricordare come l’amore di Dio domina su tutto, nel tempo ed oltre il tempo.

(Fonte: diocesidiragusa.it – Ricerca storiografica a cura di Domitilla Occhipinti per l’Archivio Diocesano. Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione anche parziale)