S.E. Mons. Ettore Baranzini

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Mons. Ettore Baranzini nasce ad Angera (Varese) diocesi di Milano, il 22 Settembre 1881. È alunno del Collegio Lombardo di Roma dal 1899. Alla Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino consegue la laurea in filosofia e alla Pontificia Università Gregoriana quella in teologia e la licenza in diritto canonico.

Viene ordinato sacerdote il 27 marzo 1904 e nello stesso anno, il 23 dicembre,  viene nominato segretario del nuovo arcivescovo di Palermo Mons. Alessandro Lualdi (cardinale nel 1907) al cui fianco rimane per ben quindici anni.

Il 28 luglio 1920 l’Arcivescovo di Milano, il Card. Andrea Ferrari nomina don Baranzini Rettore del Collegio Lombardo ricostituito per desiderio del Papa Benedetto XV.  Nel novembre dello stesso anno il Rettore Baranzini accoglie fra i suoi alunni il sac. Giovan Battista Montini (futuro Papa Paolo VI). In questi anni e a questo contesto dedica le sue più belle energie. Nel suo Collegio ospita nel gennaio del 1922 il card. Ratti che si preparava a partecipare al conclave in cui il 6 febbraio fu eletto Papa con il nome di Pio XI. In quell’occasione, don Baranzini è conclavista del Cardinale Lualdi. Dopo 13 anni di lavoro indefesso, il 29 aprile 1933, Papa Pio XI nomina Arcivescovo di Siracusa il suo Rettore.

Mons. Ettore Baranzini viene consacrato Vescovo a Roma,  il 5 Giugno 1933 nella Chiesa di San Carlo al Corso. Il suo motto SEQUERE DEUM, la norma di vita che rese grande il Patriarca Abramo, diviene adesso la norma di vita che vuole lui e la sua chiesa orientati al servizio di Dio nel segno della Sua  Volontà. Fa il suo ingresso a Siracusa il 10 Settembre dello stesso anno dando inizio ad un ministero pastorale intensissimo di attività e ricco di importanti iniziative.

Nel 1938 il Sinodo Diocesano, due anni dopo il Congresso Eucaristico Regionale a cui segue nel 1950 il Congresso Mariano. Nei suoi anni si tengono due Congressi Catechistici diocesani, un Congresso dell’Azione Cattolica, erige numerose parrocchie, promuove le missioni popolari nelle città e in diocesi, favorisce il sorgere di molte comunità religiose maschili e femminili. Dedica una privilegiata cura alla formazione dei seminaristi e del clero, a questo proposito ingrandisce e abbellisce i locali del Seminario Diocesano, fa costruire la casa per gli esercizi spirituali, la nuova cappella del seminario e una sede assai adatta alla Biblioteca Arcivescovile.

Il 6 Maggio 1950 il Santo Padre Pio XII con la Bolla “Ad Dominicum Gregem” dismembra dall’arcidiocesi di Siracusa i sei comuni esistenti nell’attuale provincia civile di Ragusa (Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Monterosso Almo, Santa Croce Camerina) e crea la diocesi suffraganea di Ragusa, «aequae principaliter unita» in perpetuo alla Chiesa Siracusana. L’ 11 luglio  del 1950, per decreto della Sacra Congregazione Concistoriale, vengono mutati i confini della diocesi di Noto da cui stacca alcuni paesi. Fra questi Giarratana che viene assegnato alla Diocesi di Ragusa. All’indomani dell’erezione della Diocesi di Ragusa, il 7 maggio 1950, al fianco di Mons. Baranzini viene nominato vescovo Mons. Francesco Pennisi, titolare di Cesarea e Mauritania e ausiliario della diocesi di Ragusa. Sarà lo stesso arcivescovo di Siracusa, Baranzini, a consacrare Mons. Pennisi  il 15 Agosto del 1950 nella cattedrale di Catania.

Il primo ottobre 1955 la diocesi di Ragusa si stacca definitivamente da quella di Siracusa guidata dal vescovo Francesco Pennisi. Il decoro più bello e la gemma più preziosa  dell’episcopato di Mons. Ettore Baranzini rimane il prodigio della lacrimazione della Madonna nel 1953. Con saggezza e prudenza esamina e fa esaminare l’avvenimento miracoloso con ogni cura, diviene l’apostolo della Madonnina e il popolo lo chiama il Vescovo della Madonnina. Il 13 febbraio del 1968 con grande gioia visita per la prima volta il Santuario della Vergine delle Lacrime  nella prima fase di realizzazione. 

Si spegne lentamente nella notte fra il 5 e il 6 marzo 1968. Il cordoglio della città e della Sicilia intera per il decano dell’episcopato di Sicilia è grande.

(Fonte: diocesidiragusa.it – Ricerca storiografica a cura di Domitilla Occhipinti per l’Archivio Diocesano. Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione anche parziale)